martedì 26 maggio 2009

Caso Noemi: in attesa di quelle di Berlusconi arrivano le risposte dei lettori del blog.



"Sono il primo a riconoscere che la gnocca vende sempre. Ed è ragionevole pensare che per Repubblica in questi giorni ci sia stato un incremento delle copie. Ma non va ridotto tutto a gossip. Può trattarsi benissimo di giornalismo investigativo travestito da gossip (o viceversa se a qualcuno piace di più così).
Se si riesce a dimostrare (come in parte sta avvenendo) che il premier ha mentito al Paese e al mondo, ragazzi questo non è gossip. D'accordo non è la prima volta che mente. Ma stavolta l'opinione pubblica (per via della tanto decantata gnocca) sembra più attenta.
Vi ricordo che Clinton per molto meno ci stava rimettendo la poltrona. E se la cavò grazie ad alcuni cavilli: non avrebbe mentito perché aveva dichiarato di non aver mai avuto un rapporto "completo" con Monica. Lele".



"Caro Pazzo Per Repubblica, mi dispiace molto leggere il tuo ultimo post sul caso Noemi, in cui sostieni che "tutto l'insieme rischia di puzzare di gossip lontano un miglio" e in cui lanci velate accuse a Repubblica di guadagnarci sopra. Sono in totale disaccordo con te per almeno tre motivi
1) Ammesso e non concesso che in un Paese con dei media normali l'intervista a Gino l'avrebbe data un giornale scandalistico o un tabloid e non un giornale come Repubblica, mi chiedo quale giornale scandalistico italiano si stia dando da fare per cercare di indagare seriamente questo filone. Dobbiamo aspettare che si muova "Chi", edito da Mondadori, che si limita a fare delle foto concordate di Noemi con un fidanzato di recentissima acquisizione, che risulta essere un figurante Mediaset? 2) Il primo punto e', comunque, superfluo, perche' Repubblica ha tutto il diritto di andare a intervistare Gino. Questo perche', come scrive anche oggi D'Avanzo, Repubblica sta cercando di capire se il Presidente del Consiglio abbia mentito o no. Come in altri scandali, come il Lewinskygate, la domanda principale non riguarda le attivita' private del Presidente, ma se questi abbia mentito o no. E Repubblica, per una volta, cerca di capirlo invece di presentare la versione del Presidente del Consiglio. 3) Quanto all'accusa di fare inchieste solo per vendere copie, la trovo assolutamente risibile. Ci siamo lamentati per mesi e mesi sul fatto che i giornali italiani non facessero inchieste, auspicando che i giornali prendessero esempio dalla Gabanelli. E abbiamo sottolineato come il crollo delle vendite fosse anche legato proprio alla mancanza di inchieste. Ora che un giornale fa del giornalismo investigativo lo attacchiamo perche' viene premiato vendendo delle copie in piu'? Cosi' facendo dimostriamo di preferire l'approccio di altri giornali a cui Repubblica sta, ultimamente, dando dei "buchi" clamorosi. Tali giornali continuano a pubblicare, in maniera spesso acritica, resoconti traballanti forniti dal premier, dai suoi colleghi e da alcuni suoi amici giornalisti, spesso incensando oltremodo i suddetti (hai letto le interviste del "Corriere" a Fede e a Rossella? Quale e' il senso di quelle parentesi a meta' intervista?). Mi spieghi perche' questo giornalismo, che non comunica nulla di nuovo rispetto a quanto sentito in TV, dovrebbe essere premiato dai lettori?
Grazie mille e a presto, F."



"Pazzo Per Repubblica, non sono d’accordo con te sulla faccenda del gossip. Io ho sempre detto che per fortuna non siamo come in America che le faccende private contano più dei comportamenti pubblici. Ma in Italia (grazie proprio a B.) i comportamenti pubblici non contano più un cazzo: puoi dire e fare qualunque cosa e nessuno più si indigna e i tuoi ti danno sempre ragione. Allora mostrare che il capo è un settantenne che si scopa le ragazzine minorenni, e mostrare la sua capacità di raccontare balle a quintali anche contraddicendosi, può avere un senso. Vedremo come finirà. Ciao, Fabio P."

2 commenti:

Rodolfo ha detto...

"Se si riesce a dimostrare (come in parte sta avvenendo) che il premier ha mentito al Paese e al mondo, ragazzi questo non è gossip."


Cazzo ma qualcuno si e' letto l'interrogatorio o le motivazioni della sentenza di Mills?! Basta quella per mandare a casa i vertici del PDL.

Anonimo ha detto...

A mio parere, Repubblica ha adempito ai suoi doveri d'informazione. Bisogna svelare le bugie del premier. Non è affatto gossip, non sono d'accordo per niente.