giovedì 14 maggio 2009

Quotidiani in crisi: al via la stagione dei tagli a Corsera, Repubblica e La Stampa.



Lacrime e sangue per i grandi quotidiani italiani. Firmato il nuovo contratto dei giornalisti e stanziati dal Governo i fondi per gli ammortizzatori sociali nel settore, partono i tagli al Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa.
In Rcs, in particolare, oltre al nuovo piano editoriale (sul quale però l'accordo sarebbe ancora lontano) i soci discutono sulla possibilità di dichiarare lo stato di crisi e la conseguente richiesta di cassa integrazione e prepensionamenti per 90 giornalisti.

In attesa di comunicazioni in materia, scrive Il Riformista, il cdr ha già deciso un pacchetto di sei giorni di sciopero, mentre i giornalisti del gruppo chiedono ai vertici di iniziare a risparmiare sulle collaborazioni, che assorbono qualcosa come 14 milioni di euro l'anno (con collaboratori "eccellenti" che percepiscono anche mille euro ad articolo, oltre a rimborsi spese elevatissimi).
Fra gli interventi di ristrutturazione previsti vi sarebbe anchge la fusione fra Corriere della Sera Magazine e Io Donna.
Non tira aria migliore nelle redazioni di Repubblica e La Stampa: il quotidiano di Ezio Mauro ha già tagliato i compensi dei collaboratori (allineandosi in questo a quasi tutte le altre testate italiane), con riduzioni del 20% sopra i 30mila euro e del 10% al di sotto di questa soglia, mentre si attende l'attuazione del piano di incentivi al pensionamento per i redattori più anziani.
A Torino, intanto, il nuovo direttore de La Stampa Mario Calabresi sta studiando dove intervenire per razionalizzare la struttura redazionale; fra le ipotesi sul tavolo, un depotenziamento della redazione del cartaceo a favore della struttura dedicata al web, oppure un rafforzamento delle redazioni locali a scapito di quella nazionale.

www.affaritaliani.it

1 commento:

pablito ha detto...

e finalmente speriamo che rep si svecchi!